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Il DRM

  RADIOASCOLTO  
     

Un articolo del WRTH Edizione 2002 riguardava la ricezione dei segnali radiofonici digitali accennando, tra l'altro, anche alla tecnica del DRM (Digital Radio Mondiale).

In origine il segnale DRM impiegava una tecnica chiamata AAC (Advanced Audio Coding) soppiantata, successivamente, dal SBR (Spectral Band Replication)

Il sistema SBR utilizza il COFDM (Codec Orthogonal Frequency Division Modulation) che consente una decodificazione multipla. In buone condizioni il sistema SBR produce una qualità audio simile alla FM in monofonia. I fenomeni del fading e della distorsione non sono presenti.

Il DRM nasce anche con la prospettiva di  ridurre le potenze dei trasmettitori assicurando però, al tempo stesso, una qualità ottima della ricezione. Infatti, le stazioni che trasmettono in DRM impiegano potenze relativamente modeste.

Dopo un primo periodo di espansione abbastanza rilevante, il DRM ha seguito lo stesso trend delle emissioni convenzionali, chiuse in modo progressivo sotto la spinta delle dismissioni dei vari impianti da parte delle grosse emittenti.

Chi volesse ulteriori informazioni sul DRM può visitare il sito www.drm.org. In commercio esistono pochi ricevitori idonei alla ricezione in DRM ma è abbastanza facile mettere a punto un circuito (vedi i vari convertitori illustrati nella sezione Tutte le realizzazioni) che permetta la ricezione utilizzando il ricevitore di stazione.

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